La Vinificazione in Bianco
La vinificazione in bianco è la pratica enologica per la produzione di vini bianchi e, sostanzialmente si differenzia da quella in rosso per l’assenza delle bucce durante la fermentazione.
Nel dettaglio, una volta conseguita la maturazione dell’uva ,viene raccolta alle prime luci dell’alba per preservare i profumi dall’ossidazione a causa delle alte temperature.
Successivamente i grappoli raccolti sono introdotti nella pressa, un macchinario che, tramite il gonfiaggio e sgonfiaggio di una camera d’aria, permette la pressatura dei grappoli e consente la separazione della parte liquida da quella solida.
Il succo ottenuto viene stabilizzato e illimpidito prima di procedere alla fase di fermentazione alcolica. La pratica più comune è la stabilizzazione a freddo, che consiste nel raffreddare il mosto per permettere la precipitazione dei composti più grossolani che rendono torbido il futuro vino.
Successivamente, avviene la fase della fermentazione alcolica, la quale differisce dalla fermentazione di un vino rosso per l’assenza delle bucce. Ma per quale motivo ?
Se si vuole ottenere un vino che punta alla freschezza e alla facilità di beva, la macerazione deve essere evitata perché comporta un aumento dei polifenoli nel vino e ne consegue un vino più strutturato, che ha magari bisogno di più tempo per affinarsi ed esprimersi al meglio; tutto ciò non avviene per il vino bianco, che generalmente viene prodotto per essere bevuto nella primavera dell’anno successivo alla vendemmia.
Esistono tipologie di blancs che contemplano la macerazione e addirittura si sente parlare dei così detti Orange Wine. Ma cosa sono? Che caratteristiche hanno?
Lo sapremo a breve, nel frattempo
Al prossimo sorso,
NSV