Fiano del Salento IGP – L’Archetipo
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Tipologia – Bianco
Annata – 2021
Vitigno – Fiano Minutolo 100%
senza delle bucce, fermenta spontaneamente grazie all’aggiunta di
pied de cuve contenente lieviti indigeni, gli unici in grado di inter-
pretare al meglio il nostro terroir. Dopo 6-7 giorni di macerazione
con le bucce, queste vengono allontanate e la fermentazione conti-
nua per circa 2 mesi a basse temperature (13-14°C). Decantazione
naturale senza chiarifi canti. Non filtrato.
agitato ogni 15 giorni.
tendenti al verde, pulito con sentori floreali molto eleganti e fini,
con leggere sfumature erbacee e fruttate. All’assaggio risulta di me-
dio corpo, rotondo e vivace, ottima acidità quasi rinfrescante.
cei; da provare con primi piatti di terra, verdure e ortaggi.
Ulteriori informazioni
Peso | 1,3 kg |
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L'Archetipo
Agricoltori, Artigiani, Artisti: L'Archetipo.L'Archetipo, situata a Castellaneta, è tra le più affascinanti realtà artigianali dell’enologia pugliese. La cantina è a conduzione familiare e la proprietà è stata ereditata nel 2010 dal figlio, Valentino Dibenedetto. Già negli anni ’80 Valentino, forte dei suoi studi in agronomia, decide di convertire la viticoltura al biologico. Pochi anni più tardi rimane affascinato dalle idee di Stainer sull’agricoltura biodinamica, al punto da trasformale nei perni della filosofia produttiva dei 5 anni successivi.Al termine di questi, il proprietario si lascia influenzare dal pensiero sulle forze sinergiche della natura di Fukoaka. La comprensione di questa ideologia cambia radicalmente il suo modo di concepire la viticoltura. Vieta ogni forma di intervento umano al fine di garantire un ecosistema in grado di autorigenerarsi e ricreare quello di cui la pianta ha veramente bisogno: l’humus.L’attuale cantina è costruita in tufo, una roccia magmatica, ed è circondata da 23 ettari coltivati con varietà locali tra cui: Aglianico, Fiano Minutolo, Primitivo, Negroamaro e Greco Bianco. La parola Archetipo non è stata scelta casualmente, ma raffigura l’idea di ritorno allo stadio primordiale, alle forme naturali. Valentino lo racconta così: “Tornare agli archetipi, ossia alla naturale forma di un qualcosa, è l’unica via percorribile in ogni aspetto della nostra esistenza”. L'origine è il punto cardine del discorso, alla quale si riconducono le sinergie della natura, alla base dello crescita e dello sviluppo di ogni pianta.Se in vigna è eliminata ogni chimica di sintesi, anche in cantina si procede allo stesso modo. La fermentazione alcolica è spontanea, attivata da lieviti indigeni, e il vino non viene stabilizzato, filtrato e neanche chiarificato. I vini sono schietti, puri e sinceri, raccontano della terra pugliese e dell’equilibrio sinergico dell’ecosistema.Di vini come questi, ce ne sono davvero pochi nel panorama nazionale: basti pensare all'adozione della dicitura Triple "A", ormai un emblema dell'élite enologica Italiana senza compromessi che punta solo all'eccellenza.
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